UNA RIEVOCAZIONE UNICA

La rievocazione storica ricorda il passaggio a Fossano, nel 1585, di Carlo Emanuele I di Savoia e della sua sposa, l’Infanta di Spagna Caterina d’Asburgo, in occasione del loro viaggio nuziale che dalla penisola iberica li condusse a Torino. In onore della coppia regale, si organizzarono solenni festeggiamenti e un grande spettacolo pirotecnico. Su queste basi storiche oggi prende vita a metà giugno la sontuosa parata in costumi del ’500, folta di personaggi dell’epoca scrupolosamente documentati.

La Monarchessa e il Monarca, le due figure principali del corteo storico del Palio, rappresentano con i loro abiti sontuosi l’illustre coppia ducale e, insieme agli Abbà e Abbadesse dei borghi, ai nobili, agli ecclesiastici, artigiani e popolani ci riportano alla Fossano cinquecentesca. Il favoloso corteo storico si arricchisce della presenza degli Sbandieratori e Musici dei Principi d’Acaia che, grazie alla loro eleganza, artisticità e varietà di movimenti e coreografie, rappresentano un vero spettacolo nello spettacolo! Il gruppo è parte integrante del Palio accompagnando il corteo storico del Monarca sino in arena dove gli esercizi del singolo tradizionale, della coppia, della piccola e della grande squadra vengono accompagnati dalle musiche medievali dei tamburi e delle chiarine. Gli squilli, ad intervalli opportunamente valutati, riproducono musiche medievali, coadiuvati dal tempo mantenuto dai muti e dalle ritmiche eseguite dai rullanti.

Ancora più antica è la Giostra de l’Oca, la cui origine risale al ’300: i cavalieri al galoppo dovevano tagliare con la spada la testa di un’oca posta in una cesta. Il gioco, soppresso a metà del ’700, rivive ai giorni nostri in modo non cruento attraverso il tiro con l’arco e la corsa dei cavalli. La particolarità che contraddistingue il Palio di Fossano è che ai fantini non basta arrivare primi al traguardo, ma devono riuscire a tagliare la testa dell’oca (finta) posta nella cesta alla fine del percorso. Innumerevoli sono stati gli episodi decisi in volata, al fotofinish, letteralmente “sul filo della spada”…

Nelle giornate antecedenti la Giostra de l’Oca, nella suggestiva Corte interna del maniero, si svolge la cena rinascimentale con un menù a sorpresa basato sulla tradizione del tempo rivisitata in stile contemporaneo. La serata è allietata da intrattenimenti alla presenza di Monarca e Monarchessa, Abbà e Abbadesse dei borghi. L’arena allestita in Piazza Castello vede invece sfidarsi i giovani fossanesi nei Giochi dei Borghi: una serie di gare che traggono spunto dai tradizionali giochi popolari come il tiro alla fune, la staffetta e la corsa con le botti.

Sette sono i borghi che si sfidano per la conquista del Palio di Fossano:

BORGO VECCHIO – Simbolo sullo stemma: PESCI, rappresentano l’antica attività di pesca sul fiume Stura.
Costituisce il primo nucleo del Comune di cui si ha notizia certa (lapide di porta Sarmatoria del 1236). Presenta un tracciato stradale abbastanza irregolare con suggestive ambientazioni e scorci medievali, da palazzotti nobiliari e dalle chiese di San Filippo e di San Giovanni (quest’ultima sede espositiva di mostre artistiche).
BORGO PIAZZA – Simbolo: SAGITTARIO che scocca una freccia, evoca forza e determinazione.
E’ il borgo del Castello dei Principi d’Acaia e ospita ogni edizione della Giostra nella piazza antistante. Sviluppatosi attorno a contrada Maestra (via Roma) era la zona della città in cui erano collocati i palazzi dell’autorità di Governo. E’ attualmente la detentrice del Palio, avendo vinto l’edizione 2024 della Giostra de l’Oca.
BORGO SALICE – Simbolo: SCORPIONE su sfondo bianco e blu.
Collocato nella zona del omonimo bastione cinquecentesco, era anticamente sede di un importante mercato e concentrava le attività commerciali della città. Nei pressi del bastione è collocata la chiesa medievale di Santa Maria del Salice, in stile romanico – padano, recentemente restaurata con la suggestiva tecnica della ruderizzazione, oggi sede espositiva e importantissimo polo culturale cittadino del cuore del centro storico.
BORGO SAN ANTONIO – Simbolo: TORO su sfondo verde, il colore della terra.
Il trecentesco borgo popolare situato fuori le mura cittadine era abitato dai contadini che coltivavano la terra e allevavano il bestiame nel contado fossanese. Stretto attorno all’Ospedale Minore dei Monaci Antoniani, il borgo ha origini diverse da tutti gli altri, che i borgatini difendono tutt’ora con grande passione ed orgoglio.
BORGO SAN BERNARDO – BILANCIA, simbolo di giustizia ed equità.
Zona cittadina che anticamente ospitava i mulini e le attività produttive legate alla rete di canali presenti come il naviglio di Bra. Dalla seconda metà dell’800 vede lo sviluppo industriale cittadino, l’arrivo della ferrovia, le storiche officine manifatturiere e ai primi dei ‘900 le ville della borghesia locale.
BORGO NUOVO – LEONE, simbolo di forza ed energia.
Nasce tramite il processo di espansione urbanistica degli anni del boom economico lungo la direttrice di viale Regina Elena, quartiere dinamico e giovane in cui è collocato il Villaggio sportivo cittadino appena rinnovato.
BORGO ROMANISIO – Simbolo: GEMELLI, in segno di fratellanza e unione.
Formato dall’unione delle 15 frazioni del territorio rurale fossanese. Fu il primo insediamento ad ospitare le reliquie di San Giovenale e proprio da queste zone rurali si trasferirono i nobili che nel XIII secolo fondarono il Comune di Fossano.

GLI ORGANIZZATORI E I SOSTENITORI

PER L’EDIZIONE 2023 SI RINGRAZIANO COMUNE DI FOSSANO, FONDAZIONE CRF, COMITATI DEI BORGHI, PRO LOCO FOSSANO, ATL DEL CUNEESE.

Scarica l’inserto speciale dedicato al Palio di Fossano 2019, edito da La Fedeltà.